Buongiorno readers! Oggi parliamo del libro letto a marzo per la nostra Dreamage 2021 reading challenge, Nevernight di Kay Kristoff. SarĂ  un fantasy d’altri tempi?

Nevernight: cosa ci avrĂ  lasciato?

«Spesso le persone si cagano addosso quando muoiono. I muscoli si rilassano, l’anima svolazza via e tutto il resto… viene evacuato. Malgrado l’amore che il loro pubblico nutre per la morte, i commediografi di rado ne fanno cenno.»

Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilitĂ  di sconfiggere nemici cosĂŹ potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile.

Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – piĂš letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.


Sangue, vendetta e un’indimenticabile eroina, cosa succederĂ ?

Nevernight

Mia Corvere, la figlia della nobile famiglia dei Corvere, è il personaggio principale di questo primo volume fantasy che vedrà cadere in disgrazia la sua famiglia quando il padre cospirò contro la Repubblica, portando ciò alla sua cattura e condanna.

Con sua madre e il suo fratellino neonato sbattuti nelle viscere della prigione della Pietra del Filosofo, Mia è sola al mondo e verrà trovata e in seguito cresciuta da un vecchio antiquario.

Nonostante la ragazza sia rimasta da sola accanto a lei troviamo Mister Kindly, un gatto fatto d’ombra che si nutre della sua paura e testimonia il fatto che Mia sia una darkin -una persona in grado di manipolare le ombre -. Oltre al gatto il vecchio antiquario che l’ha adottata si dimostrerĂ  essere un ex-sicario della Chiesa Rossa, la setta di assassini messa al bando dalla Chiesa Itreyana, poichĂŠ pericolosi adoratori di Niah, la signora della notte. Signora della notte che, quale coincidenza, si dice abbia particolarmente a cuore i darkin.

Il fattore primario che spinge Mia a non condurre una vita normale e appartata è il desiderio di vendetta nei confronti di chi ha distrutto la sua famiglia, e in particolare del Console Scaeva.

RiuscirĂ  Mia a farsi giustizia?

La nostra protagonista viene descritta dall’autore come una persona intelligente, ben preparata da anni di addestramento, dotata di grande inventiva e di poteri magici che ognuno di noi desidererebbe avere, ma che considerata la tenera etĂ  si dovrebbe lasciare spesso guidare piĂš dagli ormoni che dal cervello.

Lo stile di scrittura di Kristoff è semplice, scorrevole, fresco ed innovativo, ma allo stesso tempo è coinvolgente, riuscendo a non annoiare mai il lettore per la mancanza di momenti vuoti o dialoghi lunghi che possono annoiare o allontanare l’attenzione di chi lo sta leggendo. Anche se purtroppo mostra spesso riferimenti a libri e serie tv giĂ  noti a molti lettori, ciò potrebbe scoraggiarne la lettura.

Chi sarĂ  la voce narrante di Nevernight?

Il romanzo è narrato da Mister Kindly, il gatto-demone d’ombra di Mia, il quale ci racconterà le imprese e i fallimenti della sua padroncina, riuscendo quasi a materializzarli uno ad uno ai nostri occhi tramite i suoi occhi felini e demoniaci. Non solo il suo gatto sarà il nostro narratore, ma farà anche da commentatore del racconto, con domande e perplessità a piè di pagina, cosa che ad alcune di noi è piaciuto.

L’uso dei flashback da parte dell’autore durante il racconto permette di comprendere nella sua interezza l’infanzia della piccola Mia, determinata dalla tragedia della sua famiglia e dall’addestramento nella Chiesa Rossa.

Come in molti fantasy contemporanei, Nevernight è ambientato in un pianeta profondamente diverso dal nostro, dove troviamo: tre soli al posto di uno solo che illuminano costantemente il mondo, con la luce che diventa un elemento centrale dell’intero libro. Questo ci fa comprendere il concetto dell’eterno giorno che Kristoff sviluppa e cura costruendoci attorno una complessa, ma coerente, teoria e adattandola allo stile di vita culturale delle popolazioni.

All’interno del romanzo troviamo l’utilizzo di forti tematiche descritte con attenzione, quali: la schiavitĂš, le mutilazioni, l’incesto, la tortura, la violenza sugli animali e tante altre che mettono i brividi soltanto a leggerle.

Cosa pensano le blogger di Dreamage del romanzo?

Il pensiero di Alessia: ÂŤHo amato fin da subito questo libro perchĂŠ all’interno ho scovato delle frasi che mi sono entrate dentro alla pelle e mi hanno spronato a non abbattermi davanti alle innumerevoli difficoltĂ  che la vita in questo periodo ci pone cercando di arrivare alla fine della giornata sempre con il sorriso sulle labbra.Âť

Sara afferma: ÂŤHo apprezzato moltissimo questa lettura innovativa e particolare, dove un gatto ombra è uno dei principali protagonisti del racconto, se siete appassionati del genere Fantasy, come la sottoscritta, Nevernight è il libro che fa al caso vostro! Âť

Mentre Clara pensa: ÂŤConoscevo giĂ  l’autore per la trilogia ILLUMINAE che avevo amato per l’interpretazione innovativa, in questo libro cosĂŹ acclamato dal mondo letterario italiano e non ero piena di aspettative e curiositĂ , che purtroppo non sono state totalmente corrisposte. Nevernight non mi ha conquistato come credevo possibile, ma nel complesso è un buon fantasy e sicuramente intrigante e ben costruito.Âť

E cosa piĂš importante cosa ne pensate di Jay Kristoff e la sua trilogia?

★★★★

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