Buon pomeriggio lettori! Eccoci con il review tour del terzo ed ultimo romanzo della trilogia dispotica di Chiara Cavini Benedetti. Come sarà rispetto gli altri due libri precedenti? 

Mi avrà preso con sé questo romanzo oppure no?

Un mondo distrutto dalla guerra.
Una città rinata dalla paura.
Un segreto oscuro, che non può essere cancellato.
Un’unica via di salvezza, che potrebbe essere irraggiungibile.
Alex e Nicholas non hanno più scelta. Il tempo scorre e la loro fine si sta avvicinando, decisa e inevitabile. Se vogliono sopravvivere, devono lottare. Anche se, questa volta, i loro sforzi potrebbero non essere sufficienti.

Dicono che l’amore possa superare qualsiasi ostacolo. Il loro riuscirà a sopravvivere alla morte?


Il romanzo Vivi, seguito di Come una fenice e Brucia, di Chiara Cavini Benedetti è il capitolo finale della trilogia dalle sfumature distopiche.

Ringrazio la Queen Edizioni, Monica Angiolini per avermi fatto aderire a questo review party e ovviamente l’autrice del romanzo Chiara Cavini Benedetti per avermi dato modo di leggere tutta la trilogia, che mi ha coinvolto fin dalle prime pagine e che non vedevo l’ora di concludere. 

Vivi è un romanzo che ti travolge con sè e non ti lascia andare fino a quando non lo finisci di leggere. Rispetto agli altri due romanzi, in questo libro il punto di vista narrativo è quello di Kaladar, odiato fin dal primo romanzo, ma finalmente sono riuscita a comprenderlo e a dare un senso a determinate azioni che aveva svolto precedentemente.

Ho avuto il piacere di leggere altri romanzi dell’autrice e in questo libro mi conferma il suo stile narrativo, capace di coinvolgerti appieno con un pizzico di suspence che caraterizza il genere distopico, mitigandolo con un pizzico di amore che non guasta mai. Storia conclusiva che chiarirà innumerevoli dubbi che si sono insinuati dentro di me. 

All’interno ritroviamo i nostri amati protagonisti: Alex e Nicholas, che ci faranno vivere e battere il cuore dall’ansia e dalla paura ancora una volta, facendoci innamorare perdutamente del loro coraggio e della determinazione nell’affrontare situazioni particolari che gli si presenteranno davanti.

Il romanzo si apre con la visione di Kaladar con il racconto di cosa è accaduto ventiquattro anni prima con la nascita di Hopeland, soprannominata la città della speranza che accolse lui e altre persone che stavano fuggendo. Anche se non avevano risorse con cui curare i malati e le poche medicine, si cercava in tutti i modi di sopravvivere e si tentava di ritornare alla normalità di prima che la loro città venisse distrutta. Quando tutto sembrerà perduto, la natura si manifesterà attraverso una pianta che poteva essere o l’inizio di tutto o il contrario. 

Riusciranno a sopravvivere Kaladar e la sua famiglia oppure sarà di nuovo tutto distrutto? 

Vivi è un ottimo libro che consiglierei a tutti, ma in particolar modo alle persone che, come me, ogni tanto hanno bisogno di un po’ di mistero e avventura, di rimanere con il fiato sospeso fino a quando non ti trovi in una valle di lacrime per la morte in un personaggio. Altro elemento particolare del libro è la descrizione dell’ansia, che riesce ad essere suggestiva fino alla fine, non mancheranno certo i sospiri di sollievo.

Voto: 📚📚📚📚📚 / 5

Alessia!

Informazioni sull'autore

Sono la più piccola del team. Amo leggere i romance e i fantasy ma allo stesso tempo mi piace gustare i popcorn davanti a un film.

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