Buongiorno readers! Iniziamo questo nuovo anno dedicando uno spazio a Primo Anno di Rachel E. Carter, primo volume della serie The Black Mage. Il romanzo fantasy è stato pubblicato in casa Hope Edizioni. Cosa segnerà l’anno in questa accademia fantastica?

Un PRIMO ANNO memorabile?

Prima del compimento dei diciassette anni, ai giovani del regno di Jerar viene data la possibilità di scegliere: iniziare un lavoro o trascorrere un anno in una delle tre scuole del regno per apprendere come diventare un soldato, un cavaliere o un mago.

Per la quindicenne Ryiah, la scelta è sempre stata una soltanto: entrare all’Accademia di magia per addestrarsi nella prestigiosa Fazione di Combattimento.

Tuttavia, una volta là, Ry si trova a competere ferocemente contro gli altri studenti che cercano di ostacolarla e agevolare un suo fallimento, primo fra tutti il principe Darren, il prodigio dell’Accademia, che le ha reso la vita difficile sin da quando lei ha messo piede nella scuola.

Riuscirà Ry a farcela o il suo sogno andrà in fumo?


Siamo state attirate dalla cover di questo libro e senza accorgercene ci siamo avventurate nella storia dei gemelli Ryiah e Alex. Ci ha incuriosito l’accademia militare magica che viene nominata nella trama e la figura dubbia del principe Darren ha fatto da pendolo per la decisione.

Primo Anno è un romanzo fantasy dedicato a un pubblico giovane, quindi facilmente collocabile nella sfera Young Adult. La prima uscita in lingua inglese di questo romanzo fu nel 2017 destinato a un pubblico molto giovane, riuscendo però a fare breccia anche in altre fasce d’età.

Abbiamo deciso di giudicare il libro ripercorrendo anche le primissime uscite nella sua patria, perché sentivamo di dovergli dare un giudizio più neutro e a 360°. Non volevamo farci influenzare dalle molteplici recensioni che già giravano.

Bello ma…lento

Questo primo libro di Rachel Carter si articola attentamente intorno alla protagonista, presentando ampie descrizioni su ogni aspetto della vita di Riyah. Bello ma…lento da far paura, se non si incappava in qualche scontro di qualsiasi natura la lettura andava a rilento.

Il lettore viene messo a dura prova in questo tipo di narrazione. Tante sono le descrizioni degli avvenimenti, ma la costruzione realistica del world building è parecchio minimal. Se dovessimo votare solo l’ambientazione e la descrizione temporale di questo mondo magico il voto si abbasserebbe di molto, bella la cartina a cui affidarci.

A differenza dell’ambientazione nel regno di Jerar che risulta minimale e risicata all’essenziale, l’accademia a cui gli studenti prendono parte è resa molto bene. Supponiamo che questa scelta di limitare le descrizioni sul regno possano essere un punto di svolta per i libri successivi.

Tra flashback e cliffhanger la storia si delinea in maniera lineare senza finire in alcun gomitolo di potere, come ci saremmo aspettate. Siamo a scuola, quindi è naturale assistere a situazioni tipiche dell’adolescenza, dedicando spazio ad amicizia e autostima.

Personaggi tenaci: Punto forte di questo romanzo fantasy

Il punto forte di questo libro, secondo noi, sono i suoi personaggi e il modo in cui mostrano la loro tenacia in questa corsa alla sopravvivenza e al prestigio. Per chi avreste patteggiato voi?

Ryiah è la protagonista guidata dal suo animo testardo che le darà una forza e una spinta in più nel resistere ai diversi combattimenti. Il suo potere è raro quanto spaventoso perché prende forma dal dolore.

A discapito della sua forza e tenacia, il suo personaggio è stato difficile da apprezzare. Non abbiamo avuto un vero personaggio affine a noi, probabilmente siamo state più incuriosite dalla faccia di bronzo del principe e dall’amica intrepida.

Nel complesso è un buon romanzo, valido per il pubblico a cui è destinato. Molti sono gli elementi che potevano essere ricalibrati, ma abbiamo fiducia nel proseguo per ampliarli e sfatare i dubbi di molti lettori. Un primo libro che prende il ruolo di introduzione a una saga carina e interessante con cui intrattenersi, mantenendo una costruzione della storia logica e non troppo frettolosa.

Cosa pensate di Primo Anno? Credete che potesse avere un maggior occhio di riguardo? O l’avete amata così?

Clara e Alessia!

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