Hola readers, oggi vi introdurrò in un mondo pieno di magia, demoni e cavalieri! Parliamo de L’Alchimista Oscuro, un fantasy peculiare e fantastico. Curiosi?
Copertina misteriosa e accattivante per L’Alchimista Oscuro!
Zante l’Alchimista Oscuro, il creatore di chimere, è un demone Incubo, ma da due secoli vive tra gli umani fingendosi uno di essi. Cieco, perennemente scalzo e, per i più, pazzo. Nel laboratorio della sua reggia trasforma e crea soldati imbattibili, attività che porta i signori di molti feudi a bussare alla sua porta.
Quando è Etan di Offlaga, lo stregone cavaliere, a rivolgersi a lui in cerca di aiuto, Zante non ha nessuna intenzione di accontentarlo.
La richiesta? Istruire sulla propria natura una giovane damina per metà una umana e per metà demone Succubo. Un compito per nulla gradito a Zante, peggiorato dal fatto che il demone odia visceralmente i suoi simili e nasconde un segreto più oscuro del suo nome.
Eppure basta un istante al cospetto di Milena di Sassovivo per stravolgere le convinzioni di Zante, obbligandolo a rincorrere il segreto che si annida dietro la ragazza e i suoi colori che riverberano nella tenebra…
L’Alchimista Oscuro è il terzo capitolo della saga delle “Streghe di Villacorta” un romance fantasy/paranormal autoconclusivo. Non è necessario aver letto i capitoli precedenti della saga per poter comprendere la trama, ma a chi lo ha fatto farà piacere ritrovare i personaggi dei primi due libri.
Una trama che mi ha affascinata all’istante, sono sempre stata una patita di magia e del paranormale e che dire dei demoni, quel loro lato oscuro piace sempre. Un alchimista demone che crea soldati invincibili e un cavalieri stregone che chiede il suo aiuto, ma tra i due non scorre buon sangue. Il nostro alchimista oscuro lo aiuterà?
Estratto:
«Voi lo sapevate che la ragazza mi avrebbe sconvolto! Lo sapevate! E adesso voglio che mi diciate perché: cos’ha Milena di tanto speciale?»
«In che maniera è diversa?»
Lei è luce. Tutto il colore scomparso persino dalla mia memoria.
Lei è bella e delicata, come qualcosa che si deve proteggere.
Lei è tutto quello che non ho mai desiderato, tutto quello che di più temo, e che ora mi sussurra con voce suadente di abbracciarlo.
Ogni suo sorriso è una carezza per gli occhi, la sua risata una luce che illumina da dentro.
Tutto questo pensò Zante, ma a Etan disse solo. «La vedo.»